Approda finalmente in Gazzetta ufficiale del 19 novembre il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 1ottobre 2020 che disciplina le modalità di impiego dei 200 milioni di euro per il sostegno e il rafforzamento delle startup e delle PMI Innovative, previsti dal decreto Rilancio, e allocati sul Fondo di sostegno al Venture Capital e verranno affidate al Fondo Nazionale Innovazione.
Gli investimenti iniziali del Fondo nelle imprese target sono effettuati tramite lo strumento del finanziamento convertendo, mentre gli eventuali investimenti successivi sono realizzati mediante investimenti di equity.
Il capitale investito da CDP Venture Capital SGR attraverso il Fondo Rilancio ammonterà ad un massimo di 4 volte il valore di quanto da essi investito, nel limite complessivo di 1 milione di euro per singola startup o PMI investita.
Al termine del periodo di investimento, il patrimonio del Fondo dovrà risultare investito, in via tendenziale, per il 70% in imprese in portafoglio nelle quali abbiano co-investito investitori qualificati e, per il restante 30%, in imprese in portafoglio nelle quali abbiano co-investito investitori regolamentati.
Nei primi sei mesi di operatività del Fondo è prevista anche una procedura accelerata di valutazione per le imprese già beneficiarie di Smart&Start – strumento di finanziamento gestito da Invitalia – e per le startup e le PMI innovative che hanno subito una riduzione dei ricavi realizzati nel corso del primo semestre del 2020 di almeno il 30% rispetto ai ricavi ottenuti nel primo semestre o nel secondo semestre dell’anno 2019, dimostrabile attraverso una situazione contabile gestionale approvata dal competente organo amministrativo.
In termini generali, l’investimento sarà orientato sulle start-up le PMI innovative che, al momento dell’effettuazione dell’investimento da parte del Fondo, soddisfano una serie di requisiti:
- hanno la sede legale in Italia e svolgono effettivamente la loro attività o programmi di sviluppo nel Paese;
- hanno concrete potenzialità di sviluppo, misurabili sulla base di indicatori quantitativi e/o qualitativi, dimostrabile attraverso il rispetto di almeno uno dei seguenti criteri:
- sulla base di una crescita dei ricavi, dei clienti o degli utilizzatori dei servizi nei dodici mesi antecedenti l’effettuazione dell’investimento da parte del Fondo;
- sulla base di un sostenibile piano industriale triennale approvato dal competente organo amministrativo;
- sulla base di contratti o partnership strategiche;
- sulla base di brevetti depositati con potenzialità di sfruttamento industriale, nonché in una eventuale fase di ricerca e sviluppo, sulla base della validazione della tecnologia proposta;
- non presentano procedimenti di accertamento in corso non ancora rimediati;
- superano le verifiche di gestione del rischio, conformità alle norme o prevenzione del rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo eventualmente condotte.
Investire in innovazione è la migliore soluzione per restare competitivi sia per quanto riguarda ogni singola impresa che per tutto il panorama economico italiano.
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