La Regione Puglia si riconferma amministrazione virtuosa nella gestione e nella spesa dei fondi europei.In arrivo 7 bandi per le imprese con la nuova programmazione FESR 2021-27.
L’obiettivo degli strumenti agevolativi è volto all’innovazione di processo e di prodotto delle imprese.
In questo ciclo di programmazione, ad accomunare e contraddistinguere tutti gli Avvisi è l’attenzione preponderante per le attività di ricerca e innovazione, oltre ad una particolare attenzione all’ambiente e alla formazione di nuove competenze per il personale in tema di trasformazione digitale e riconversione green, con la integrazione tra diverse tipologie di investimenti che risulta essere la grande differenza rispetto alla scorsa programmazione.
Nello specifico sono stati riproposti gli strumenti di Contratti di Programma, Pia, Nidi e TecnoNidi, che nel ciclo 2014-2020 hanno generato da soli più del 60% degli 8 miliardi movimentati da tutti gli strumenti agevolativi per le imprese, favorendo sia le imprese già insediate in Puglia che l’arrivo di molte nuove imprese e multinazionali.
Per i CONTRATTI DI PROGRAMMA, gli investimenti ammissibili sono i progetti di ricerca e sviluppo promossi da grandi imprese a condizione che ci sia una collaborazione effettiva con imprese di dimensione più piccola e/o startup.
I progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale potranno essere integrati con progetti di innovazione, investimenti produttivi, progetti formativi, investimenti a favore della tutela ambientale ed è prevista, esclusivamente per le Pmi aderenti, l’acquisizione di consulenze specialistiche, programmi di internazionalizzazione e di partecipazione a fiere.
I progetti ammissibili devono avere dimensione da 5 fino a un massimo di 110 milioni di euro.
I PIA, invece, diventano un unico avviso rivolto alle medie e alle piccole imprese che possono presentare programmi di investimento (in forma singola o con altre PMI e startup) per attività di ricerca industriale, innovazione tecnologica ed industriale, digitalizzazione e transizione energetica, sviluppo e qualificazione delle competenze oltre che acquisizione di consulenze specialistiche, programmi di internazionalizzazione e di partecipazione a fiere.
L’importo complessivo dei progetti per i Pia è compreso tra 1 milione e 50 milioni di euro.
I MINI PIA, è la misura introdotta per la prima volta con il ciclo di programmazione 2021-2027 per far fronte alle nuove sfide imposte dall’innovazione e dalla transizione ecologica e digitale, rivolta a micro e piccole imprese e ai liberi professionisti con l’obiettivo di agevolare l’accesso al credito delle imprese di minore dimensione, sostenendone il loro posizionamento a livello nazionale e internazionale attraverso la reingegnerizzazione dei processi produttivi, l’ammodernamento degli assetti produttivi in chiave di tecnologie abilitanti, l’adeguamento delle competenze del loro personale.
I programmi di investimento dei MiniPia dovranno avere un importo complessivo tra 30mila e 5 milioni di euro.
Anche il pacchetto di agevolazioni per le imprese del comparto turistico include Pia Turismo sia MiniPia Turismo.
Inoltre, la giunta regionale ha stanziato, con variazione di bilancio, complessivamente 59 milioni di euro, per gli strumenti di agevolazione Nidi e TecnoNidi.
Con il fondo TECNONIDI, la Regione Puglia intende sostenere le startup e imprese innovative di piccola dimensione, iscritte da meno di 5 anni al Registro delle imprese, nella realizzazione di piani di investimento in ambito tecnologico per la valorizzazione economica dei risultati di conoscenze acquisite o derivanti dalle attività di R&S.
Le agevolazioni consistono in un mix di contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato per costi di investimento tra 25 mila e 250 mila euro e costi di funzionamento fino a 100 mila euro.
Infine, i NIDI sostengono l’avvio di nuove microimprese con un contributo a fondo perduto e prestiti agevolati, da parte di disoccupati, giovani e donne che vogliono avviare studi professionali associati o microimprese, non ancora costituite o costituite da meno di 6 mesi.
Al fondo possono accedere anche micro e piccole imprese esistenti che vogliono realizzare un subentro generazionale nella propria gestione, dipendenti che intendono salvaguardare la propria occupazione rilevando le imprese in crisi o le imprese confiscate per cui lavorano.
Le spese ammissibili possono avere un valore compreso tra 10 mila e 250 mila euro.
Dyrecta Lab, in qualità di Istituto di Ricerca autorizzato dal Miur e Centro di Trasferimento tecnologico I4.0, con il suo team di ricercatori, ingegneri e sviluppatori, è il partner tecnologico con cui le imprese possono innovare, crescere e affrontare nuovi investimenti per restare competitive sul mercato nazionale e internazionale.
Disponendo anche di un team collaboratori esperti in finanza agevolata e project management, ti aiuterà ad individuare lo strumento agevolativo più vantaggioso per la tua azienda, supportandoti durante tutto l’iter procedurale di accesso ai fondi fino alla conclusione del progetto.