Il mercato italiano dell’Internet Of Things è superiore agli investimenti in merito. Ma il futuro non si può contraddire. Il mondo sarà sempre più connesso e automatizzato. Concentrarsi sullo sviluppo di strategie IOT è il passo più saggio da compiere per chiunque abbia a cuore avviare un’attività online.
A confermarlo è un recente sondaggio elaborato dall’Osservatorio IoT della School of Management del Politecnico di Milano. Il mercato era a quota 2.8 miliardi di euro nel 2016. La crescita rispetto all’anno precedente è stata del 40%. A essere sfruttate maggiormente sono la connettività cellulare o altri tipi di tecnologie. E poi smart cars, con 7.5 milioni di auto connesse circolanti, applicazioni smart building per gli edifici, smart metering gas, strumenti dedicati a integrare intelligenza artificiale alla manualità dei servizi più comuni.
Il panorama nostrano in termini di innovazione non ammette competitors. E malgrado la crescita rispetto agli altri Paesi del mondo sia piuttosto lenta e frenata da infrastrutture ancora obsolete e una politica disomogenea in molteplici aspetti, ciò non toglie che il mercato digitale italiano è pieno di risorse da valorizzare. L’Internet Of Things è esattamente una di queste risorse. Lo scopo centrale dell’IOT è di semplificare la vita alle persone, automatizzando processi manuali e connettendo tra loro un’infinità di oggetti. Dialogare con i vari strumenti è sempre più possibile, e le conseguenze sono destinate a portare benefici su vasta scala: basti pensare alla creazione di strade intelligenti in grado di comunicare con le auto, con i semafori o la segnaletica, così per ottimizzare il traffico. O di avere termostati abilitati per scegliere la temperatura adatta per ogni momento.
In Italia sono 14.1 milioni gli oggetti online connessi tramite rete cellulare, così come 36 milioni sono i contatori elettrici connessi tramite tecnologie Plc, 650 mila lampioni per l’illuminazione intelligente.
Non cesseremo mai di rimarcarlo: l’IoT è il futuro. Il mondo sarà sempre più connesso e digitalizzato. Le auto connesse forniranno nuovi servizi per la sicurezza, la manutenzione, il risparmio energetico anti-inquinamento, la navigazione. Sprechi ridotti e logiche di manutenzione finalizzate all’ottimizzazione dei servizi implementati. Il mondo diventa sempre più connesso, e sebbene nel nostro Paese gli investimenti a favore dell’IOT siano ancora risibili rispetto alle potenzialità che tale innovazione potrebbe consentire, i dati esposti sono particolarmente incoraggianti.