L’essere sempre connesso ad internet ha cambiato il nostro modo di comunicare, di guadagnare e di lavorare. Forse non ce ne rendiamo conto che stiamo vivendo quello che timidamente molti accennano a quarta rivoluzione industriale o Industria 4.0.
La quarta rivoluzione industriale è intesa come iperconnessione dei processi industriali. Per adesso diversi studi (in primis Roland Berger) hanno analizzato il fenomeno dell’industria 4.0, definendo le cause e gettando le basi per una riflessione che sarà utile per comprendere il cambiamento di questa digitalizzazione del sistema produttivo.
Fino ad oggi la storia umana ha affrontato 3 rivoluzioni industriali, ognuna capeggiata da un fenomeno o invenzione che ha destabilizzato il lavoro, la coscienza di classe e la vita sociale quotidiana.
Nella prima metà del 700 con la prima rivoluzione industriale avviene l’introduzione delle macchine a vapore e automazione del settore tessile, nell’800 la seconda rivoluzione industriale porta all’introduzione dell’elettricità come forza motrice e del petrolio, poi nel 900 con la terza rivoluzione industrialecomincia l’utilizzo dei sistemi informatici (IT) e lo sviluppo delle tecnologie. Infine, con la telecomunicazione in un mondo sempre più globalizzato, inizia la quarta rivoluzione industriale, utilizzando internet per la connessione, la raccolta di dati e l’interazione uomo-macchina.
INDUSTRIA 4.0: COME CAMBIERÀ IL LAVORO?
Con l’Industry 4.0 sono coinvolte le aree tecnologiche come:
- Big Data and Analytics: raccolta e analisi di grandi quantità di dati per prendere decisioni aziendali intelligenti,
- Robot:utilizzo di robot per eseguire lavori automatici pesanti e pericolosi;
- Simulazione e realtà aumentata:simulazione di un’attività in realtà aumentata per studiarne le conseguenze
- Iperconnettività:connessione alle postazioni di lavoro, restando a casa sempre connessi
- IoT(Internet of Things):comunicazione tra oggetti del mondo fisico, attraverso segnali alla rete
- Stampa 3d: produzione personalizzata e in tempo reale,
minor importanza alla serialità della seconda rivoluzione industriale
La protagonista della quarta rivoluzione industriale è la stampa 3D, sostanzialmente perché permette di creare in modo del tutto personalizzato e immediato qualsiasi cosa, intervenendo anche nella salute umana (creazioni di protesi). Questo si traduce in un cambiamento anche del marketing e di una domanda-offerta definita, targetizzata e geolocalizzata.
Il sistema IoT permette, come sappiamo la comunicazione tra cose del mondo fisico con la realtà tecnologica. Come nel caso del progetto “SMART HEALTH” ha sviluppato un sistema hardware/software per consentire il monitoraggio da remoto dei parametri vitali dei pazienti, al fine di garantire il processo di deospedalizzazione. O più semplicemente immaginate di impostare una sveglia che suonerà prima del previsto se si attivano degli alert di traffico stradale nelle tratte salvate (come l’app QTraffic) per evitare che facciate tardi a lavoro.
COME CAMBIA IL LAVORO CON L’INDUSTRIA 4.0?
I cambiamenti inevitabili dell’automazione che interviene della produzione controllata registreranno, come abbiamo visto, un ruolo differente dell’operaio che verrà sostituito nelle operazioni meccaniche dai robot. Questa ‘sostituzione’ non prevede l’eliminazione dell’operaio ma si andrà incontro all’eliminazione della catena di montaggio (modello fordistico) e a un cambiamento dei luoghi di lavoro potendo svolgere il lavoro connessi da casa, con dispositivi mobile (smartphone, tablet) per espletare controlli a distanza con maggiori responsabilità. Quindi il lavoro dell’uomo sulle macchine sarà di programmazione e controllo in maggiore autonomia. Possiamo immaginare che una delle conseguenze a cui andremo incontro sarà l’eliminazione delle 8 ore fisse di lavoro che potrebbero diventare un orario di lavoro autogestito.
L’obiettivo diventerà di massimizzare e ottimizzare i processi produttivi in tutti i settori, persino quello agricolo.
Anni di lotta operaia e di alienazione del lavoro potrebbero in modo automatico risolversi con un bilanciamento delle ore di lavoro e una gestione del tempo libero più autonoma. La personalizzazione dei prodotti, come abbiamo accennato con la stampa 3D, permetterà un concepimento dei prodotti più personalizzati e del marketing diretto differente.
QUALI CONSEGUENZE AVRÀ L’OCCUPAZIONE CON L’AUTOMAZIONE?
Una delle probabili conseguenze sarà una riduzione della quantità del lavoro ma con un aumento della qualità. Una rilocalizzaione delle attività lavorative che per anni si sono delocalizzate per costo del lavoro inferiore: potremmo assistere a un back shoring, producendo un rientro in italia di tante aziende che prima hanno delocalizzato.
Ma le competenze dei lavoratori dovranno essere riformulate a una necessaria e impellente formazione continua a cui le aziende non potranno sottrarsi per poter abbracciare il cambiamento dell’industria 4.0
Per il momento è una timida analisi di un evento di proporzioni mondiali che potrebbe cambiare ancora ma che già prevede un aumento della professionalizzazione dei lavoratori, un incremento del lavoro ma non generoso, un’ottimizzazione del lavoro e stipendi più alti in ragione delle mansioni che saranno con più responsabilità ma con orari di lavoro flessibili.