Il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro delle Imprese Adolfo Urso ha approvato, nell’ambito del Dl Coesione, la norma che prevede l’introduzione dello strumento dei “mini contratti di sviluppo” con una dotazione iniziale di 300 milioni di euro.
Tale intervento si inserisce in un quadro di misure di incentivazione che copre già gli investimenti sopra ai 20 milioni di euro che, anche grazie alle misure PNRR, stanno trovando una significativa operatività nel sostegno alle filiere produttive e alla realizzazione di investimenti volti alla transizione green e digitale delle imprese.
Cosa sono i Mini Contratti di Sviluppo?
I Mini Contratti di Sviluppo rappresentano una nuova opportunità per le PMI e Grandi imprese del Mezzogiorno, che intendono investire in progetti innovativi. Si tratta di un’agevolazione introdotta dal governo italiano per sostenere gli investimenti di media dimensione finanziaria, compresi tra 5 e 20 milioni di euro.
A chi sono rivolti?
I Mini Contratti di Sviluppo sono rivolti alle imprese operanti in qualsiasi settore, indipendentemente dalle loro dimensioni, che intendono realizzare progetti di investimento innovativi e strategici, legati alle tecnologie critiche individuate dal regolamento UE STEP.
Quali sono le caratteristiche principali?
- Focus sulle tecnologie critiche: I progetti devono essere legati alle tecnologie critiche individuate nel regolamento UE STEP, come quelle digitali, deep tech, green e biotecnologie.
- Supporto finanziario: Lo Stato fornisce incentivi economici per coprire una parte degli investimenti, con l’obiettivo di stimolare la crescita e lo sviluppo di settori strategici.
- Semplificazione burocratica: La procedura per accedere a questa agevolazione è stata semplificata rispetto ai tradizionali Contratti di Sviluppo, rendendo più agevole l’iter per le imprese.
PROGETTI AMMISSIBILI
- tecnologie avanzate dei semiconduttori (microelettronica, fotonica, chip ad alta frequenza, apparecchiature per la produzione di semiconduttori);
- tecnologie di Intelligenza Artificiale (high performance computing, cloud ed edge computing, analisi dei dati, visione artificiale, elaborazione del linguaggio, riconoscimento di oggetti);
- tecnologie quantistiche (informatica quantistica, crittografia quantistica, comunicazioni quantistiche, rilevamento quantistico e radar);
- biotecnologie (tecniche di modificazione genetica, nuove tecniche genomiche, gene-drive, biologia di sintesi).
SPESE AMMISSIBILI
- Per i Progetti di Investimento
- suolo aziendale e sue sistemazioni (max 10% del progetto);
- opere murarie e assimilate (max 40% del progetto);
- infrastrutture specifiche aziendali; macchinari, impianti e attrezzature varie;
- programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche;
- consulenze connesse al progetto (per le sole PMI e per un max del 4% del progetto).
- Per i Progetti di R&S e di Innovazione
- personale impiegato nel progetto;
- strumenti e attrezzature (in quota di utilizzo);
- servizi di consulenza, costi di licenze e brevetti da acquistare;
- materiali e spese generali;
FORMA E INTENSITA’ DELLE AGEVOLAZIONI
Le Agevolazioni sono concesse sotto forma di Contributo a Fondo perduto o Finanziamento Agevolato, secondo percentuali negoziate con Invitalia, come segue:
Intensità di aiuto (ESL) per localizzazione geografica e dimensione d’impresa |
||
Investimento industriale |
||
Dimensione d’impresa |
Calabria, Campania, Puglia & Sicilia | Basilicata, Molise & Sardegna |
Piccola |
60% | 50% |
Media | 50% |
40% |
Grande | 40% |
30% |
Progetti di R&S & Innovazione |
|||
Intero territorio nazionale |
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Dimensione d’impresa | Ricerca in ESL | Sviluppo in ESL | Innovazione in ESL |
Piccola |
70% | 45% | 50% |
Media | 60% | 35% |
50% |
Grande | 50% | 25% |
15% |
Quali sono i vantaggi?
- Sostegno agli investimenti: I Mini Contratti di Sviluppo offrono un supporto concreto alle imprese che desiderano investire in progetti innovativi, riducendo il rischio economico e accelerando i tempi di realizzazione.
- Sviluppo di tecnologie chiave: L’iniziativa mira a rafforzare la competitività del sistema produttivo italiano, promuovendo lo sviluppo di tecnologie strategiche per il futuro.
- Creazione di nuovi posti di lavoro: Gli investimenti sostenuti dai Mini Contratti di Sviluppo possono generare nuovi posti di lavoro e contribuire alla crescita economica del Paese.
Si attende il decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy, con cui saranno stabilite le modalità di attuazione operativa dell’intervento.
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