Sarà operativo dalle 12:00 del 5.02.2025 e alle 12:00 dell’8.04.2025 lo sportello per la presentazione delle domande di accesso ai Mini contratti di sviluppo, il nuovo strumento introdotto nell’ambito del decreto Coesione con l’obiettivo di rafforzare le catene del valore e favorire la sicurezza degli approvvigionamenti e la produttività del sistema.
Cos’è un Mini Contratto di sviluppo?
Il Mini contratto di sviluppo è l’incentivo che supporta gli investimenti per lo sviluppo o la produzione di tecnologie critiche negli ambiti individuati dal Regolamento europeo STEP: tecnologie digitali e deep tech, tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, biotecnologie.
A chi si rivolge
Il mini contratto di sviluppo finanzia progetti tra 5 e 20 milioni di euro e si rivolge alle imprese di tutte le dimensioni nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Dotazione finanziaria
La dotazione è di 300 milioni di euro, messi a disposizione dal Programma nazionale ricerca, innovazione e competitività 2021–2027, ed è così distribuita:
- 100 milioni di euro con risorse dell’Obiettivo di Policy 1 del PN RIC 2021–2027 per sostenere gli investimenti delle Pmi
- 200 milioni di euro con risorse dell’Obiettivo di Policy STEP del PN RIC 2021–2027 per sostenere gli investimenti delle Pmi e delle grandi imprese
Agevolazioni
Contributo a fondo perduto a copertura delle spese ammissibili secondo le seguenti percentuali:
- 55% per le Piccole Imprese
- 45% per le Medie Imprese
- 35% per le Grandi Imprese
Progetti ammissibili
Sono ammissibili alle agevolazioni i piani di investimento che, attraverso lo sviluppo e/o la fabbricazione delle tecnologie critiche previste dal Regolamento STEP o lo sviluppo della relativa catena del valore, siano in grado di favorire la sicurezza degli approvvigionamenti nonché la resilienza e la produttività del sistema concernenti i seguenti settori:
- tecnologie digitali e innovazione delle tecnologie deeptech;
- tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, incluse le tecnologie a zero emissioni nette;
- biotecnologie, compresi i medicinali inclusi nell’elenco dell’Unione dei medicinali critici
Spese ammissibili
- suolo aziendale e sue sistemazioni, nei limiti del 10 % del complessivo investimento produttivo ammissibile;
- opere murarie e assimilate, nei limiti del 40 % del complessivo investimento produttivo ammissibile;
- macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, compresi gli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili o di impianti di destinati a soddisfare i fabbisogni dell’unità produttiva oggetto di intervento;
- programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi;
- spese relative a consulenze connesse alla realizzazione del piano di investimenti, nella misura massima del 4% dell’importo complessivo ammissibile del piano di investimenti medesimo per le sole PMI.
Ulteriori informazioni
- Procedura valutativa a graduatoria
- I piani di investimento devono essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione e devono essere conclusi entro 36 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni;
- I progetti devono prevedere un piano occupazionale incrementale connesso alla realizzazione dell’investimento;
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