Il Piano nazionale di ripresa e resilienza stanzia per la prima missione dedicata a “Digitalizzazione, Competitività e cultura” 49,2 miliardi di euro.
Il presidente Draghi afferma che NextGeneration UE è un’imperdibile opportunità di sviluppo, investimenti e riforme che hanno il fine di riprendere un percorso di crescita economica sostenibile e duratura.
Il NGEU intende promuovere una robusta ripresa dell’economia europea all’insegna della transizione ecologica, della digitalizzazione, della formazione e dell’inclusione sociale, territoriale e di genere.
Le sei macroaree di intervento sui quali i PNRR dovranno focalizzarsi sono:
- Transizione verde, ereditato dal Green Deal europeo con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Gli Stati membri devono illustrare come i loro piani contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi climatici, ambientali ed energetici adottati dall’Unione.
- Trasformazione digitale, i Piani devono avere come obiettivo il miglioramento delle prestazioni digitali sintetizzate dall’Indice di digitalizzazione dell’economia e della società e dagli obiettivi delineati nella Comunicazione della Commissione “Progettare il futuro digitale dell’Europa” con la digitalizzazione della pubblica amministrazione e lo sviluppo dei servizi pubblici digitali, migliorare la connettività a costi sostenibili, sostenere la Ricerca e Sviluppo e l’adozione di tecnologie digitali da parte delle imprese, parallelamente alla formazione, valorizzando le sinergie tra investimenti verdi e digitali
- Crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, i Piani devono rispondere alle conseguenze economiche e sociali della crisi pandemica attraverso strategie economiche che portino ad una ripresa rapida, solida e inclusiva e che migliorino la crescita potenziale, migliorando produttività, competitività e stabilità macroeconomica in relazione alle pari opportunità e accesso al mercato del lavoro.
- Coesione sociale e territoriale, i Piani rafforzano la coesione e riducono le disparità locali, regionali e fra centri urbani e aree rurali, eliminando le disuguaglianze di genere e di reddito e reagendo alla crisi da Covid-19
- Salute e resilienza economica, sociale e istituzionale, gli Stati membri devono rafforzare la propria capacità di risposta a shock economici, sociali e ambientali e a cambiamenti strutturali in modo equo, sostenibile e inclusivo, ammodernando il Servizio Sanitario nazionale con l’ utilizzo del Fascicolo sanitario elettronico e la telemedicina. La pandemia ha evidenziato la vulnerabilità dei sistemi sanitari di fronte a tassi di contagio elevati, le debolezze strutturali e le disparità territoriali.
- Politiche per le nuove generazioni, l’infanzia e i giovani, i Piani nazionali devono migliorare i sistemi educativi e di cura della prima infanzia, nonché le competenze di tutta la popolazione, comprese quelle digitali, evitando così i danni che della crisi causata dal Covid-19
Partendo da questa visione strategica, il PNRR si presenta come il “cuore pulsante” per gli obiettivi del prossimo decennio, permettendo di definire i traguardi da raggiungere nel 2026 prima e poi nel 2030 e 2050. Draghi ha annunciato l’intenzione di selezionare progetti e iniziative coerenti con gli obiettivi strategici del PNRR, assicurando che la spinta all’occupazione sia forte a cominciare da quest’anno.
Per quanto riguarda la trasformazione digitale, possiamo affermare che riguarderà trasversalmente tutti le macro-aree, investendo la scuola e i suoi programmi didattici, la sanità nelle sue infrastrutture ospedaliere, nei dispositivi medici, l’aggiornamento tecnologico nell’agricoltura, nei processi industriali e nel settore dei servizi, la Pubblica amministrazione nelle dotazioni tecnologiche, delle competenze del capitale umano e infrastrutturale e sulla modalità di erogazione dei servizi ai cittadini.
Nello specifico si deve prevedere:
- Un programma di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione che includa ogni tassello/abilitatore tecnologico necessario ad offrire i suoi servizi efficacemente, in sicurezza e con facilità a cittadini e imprese: infrastrutture, interoperabilità, piattaforme e servizi, e cybersecurity e l’acquisizione di nuove competenze da parte del personale della PA con una significativa semplificazione delle procedure chiave;
- Un programma di innovazione e la digitalizzazione del sistema produttivo che incentivi gli investimenti in tecnologia, con il piano di Transizione 4.0, e Ricerca e Sviluppo in sinergia con iniziative strategiche europee, stimolando soprattutto la trasformazione digitale delle PMI italiane, che costituiscono la maggior parte del tessuto produttivo italiano e metterà ancor più in risalto il posizionamento del Made in Italy nel mercato internazionale e mondiale
- Un programma di investimenti per garantire la copertura di tutto il territorio con reti a banda ultra-larga, ad esempio FTTH, FWA e 5G, per consentire alle imprese di usufruire appieno dei benefici della digitalizzazione.
- Un programma di rilancio del turismo e della cultura, tra i settori maggiormente colpiti dalla crisi, valorizzando non solo i siti attrattori ma anche i siti minori come i borghi ad esempio, migliorando lo standard dell’offerta e aumentando l’attrattività complessiva, integrando anche interventi di riqualificazione e rinnovamento delle periferie urbane in linea con la sostenibilità ambientale e facendo leva sulle nuove tecnologie digitali per offrire servizi migliori.
Noi di Dyrecta Lab, in qualità di Istituto di Ricerca e Centro di trasferimento Tecnologico che si occupa di innovazione e digitalizzazione delle imprese, pensiamo che la crescita e la sostenibilità economica del Sistema Italia debba necessariamente passare dalla trasformazione del lavoro attraverso l’automazione e la digitalizzazione da un lato e l’aggiornamento continuo delle competenze dei lavoratori dall’altro.
Abbiamo all’attivo oltre 300 progetti tra Ricerca e Sviluppo, innovazione delle imprese e trasformazione digitale in diversi settori: agricoltura, commercio, servizi, trasporti e logistica, industria, applicando le tecnologie abilitanti I4.0 o KETs (dall’inglese Key Enabling Technologies) quali l’interconessione tra macchine, l’analisi dei dati, la realtà aumentata, l’intelligenza artificiale.
Alcuni dei nostri progetti sviluppati sono: sistemi di sicurezza delle informazioni, soluzioni per l’ottimizzazione della gestione della supply chain, piattaforme e-commerce, sistemi di tracciabilità, piattaforme di telemedicina, tecnologie per la in-store customer experience, tecnologie per l’ingegnerizzazione dei processi aziendali e l’automazione industriale, sistemi di supporto alle decisioni e di manutenzione predittiva.
A completamento pel percorso di innovazione, supportiamo le aziende nell’upskilling delle risorse umane con la Formazione 4.0
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