Chi può richiedere l’agevolazione?
Può richiedere l’agevolazione:
- Un’impresa di piccola dimensione come da definizione di cui all’Allegato I del Regolamento (UE) 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014, in regime di contabilità ordinaria, che:
- alla data di presentazione della domanda abbia già approvato almeno tre bilanci;
- abbia registrato nei tre esercizi precedenti un fatturato medio non inferiore a 1,5 milioni di euro ed abbiano registrato, nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda, un numero di ULA almeno pari a 10.
- Un’impresa di piccola dimensione non attiva, controllata da una piccola impresa che abbia:
- approvato almeno tre bilanci alla data di presentazione della domanda;
- registrato nei tre esercizi precedenti un fatturato medio non inferiore a 1,5 milioni di euro;
- registrato, nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda, un numero di ULA almeno pari a 10.
Quali attività posso realizzare con l’aiuto del PIA?
Con il PIA si possono realizzare investimenti in unità locali ubicate/da ubicare nel territorio della Regione Puglia e riguardanti:
- la realizzazione di nuove unità produttive;
- l’ampliamento di unità produttive esistenti;
- la diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente;
- un cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un’unità produttiva esistente.
Sono ammissibili gli investimenti riguardanti il settore delle attività manifatturiere di cui alla sezione “C” della “Classificazione delle Attività economiche ATECO 2007” nonché gli investimenti riguardanti i seguenti servizi di cui alla “Classificazione delle Attività economiche ATECO 2007”: “52”, “58”, “59”, “61”, “62”, “72”, “82” limitatamente alla classe 82.20.00 “attività dei call center”, nonché le sottocategorie 38.21.01 “Produzione di compost”, “38.21.09” limitatamente al trattamento che precede lo smaltimento dei rifiuti non pericolosi speciali solidi o non solidi speciali, “38.22.00 Trattamento e smaltimento di rifiuti pericolosi” limitatamente alla gestione di impianti per il trattamento di rifiuti pericolosi esclusivamente attraverso la tecnologia della ossicombustione con il recupero di materia e senza utilizzo di risorse idriche; allo smaltimento dei rifiuti di amianto, “38.31.10 Demolizione di carcasse”,“38.31.20 Cantieri di demolizione navali”, “38.32.10 Recupero e preparazione per il riciclaggio di cascami e rottami metallici”, “38.32.20 Recupero e preparazione per il riciclaggio di materiale plastico per produzione di materie prime plastiche, resine sintetiche”, “38.32.30 Recupero e preparazione per il riciclaggio di rifiuti solidi urbani, industriali e biomasse”.
A quanto ammontano gli investimenti e le agevolazioni del PIA?
Le istanze di accesso devono riguardare progetti integrati di importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili compresi tra 1 milione di euro e 20 milioni di euro.
Per progetto integrato si intende un’iniziativa imprenditoriale finalizzata alla produzione di beni e/o servizi per la cui realizzazione sono previsti investimenti in attivi materiali, che devono essere obbligatoriamente integrati con investimenti in ricerca e sviluppo e/o con investimenti in innovazione tecnologica dei processi e dell’organizzazione. Inoltre, il progetto può essere integrato con investimenti per l’acquisizione di servizi. L’ammontare degli investimenti in Attivi Materiali non potrà comunque essere inferiore al 20% degli investimenti complessivi ammissibili per impresa. Si riporta, di seguito, una tabella riepilogativa delle intensità di aiuto concedibili:
Come posso richiedere l’agevolazione?
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello e sino a esaurimento delle risorse stesse.
Le domande devono essere inoltrate, a pena di esclusione, unicamente in via telematica attraverso la procedura on line “PIA Piccole Imprese” messa a disposizione all’indirizzo www.sistema.puglia.it.
Il soggetto proponente deve trasmettere l’istanza di accesso utilizzando obbligatoriamente il modulo di cui alla sezione mediante la registrazione e compilazione telematica attraverso il sito http://www.sistema.puglia.it/SistemaPuglia/piapiccoleimprese, con l’apposizione di firma digitale degli istanti. La predetta istanza di accesso, che descrive le caratteristiche tecniche ed economiche del progetto integrato, il profilo dell’impresa che realizza il programma di investimento, nonché l’ammontare e le caratteristiche dello stesso, dovrà includere anche la compilazione telematica di quanto richiesto dall’Avviso e previsto dalla piattaforma telematica.
Sulla base delle verifiche effettuate in fase di accesso da parte di Puglia Sviluppo, la Regione, mediante Determinazione Dirigenziale, adotta il provvedimento di ammissione della proposta alla fase di presentazione del progetto definitivo ovvero di inammissibilità.
La Regione comunica al soggetto proponente l’esito dell’esame. Detta comunicazione contiene, per le sole istanze valutate ammissibili, il termine perentorio di 60 giorni, pena la decadenza dell’istanza, entro il quale deve essere presentata la documentazione progettuale indicata nella predetta comunicazione; la comunicazione indica, altresì, il termine di 150 giorni, eventualmente prorogabile, dalla data di ricezione della suddetta comunicazione, entro il quale deve essere presentata la documentazione relativa alla concessione di un finanziamento a medio lungo termine e/o la documentazione attestante l’apporto di mezzi propri, finalizzati alla completa copertura finanziaria del programma di investimenti per la parte non coperta dalle agevolazioni, nonché le eventuali autorizzazioni amministrative necessarie alla realizzazione dell’investimento.
Sulla base delle risultanze istruttorie relative alla valutazione del progetto definitivo, la Giunta Regionale approva le proposte determinando l’importo complessivo delle agevolazioni da concedere in favore di ogni singolo programma di investimento ed assegna un termine entro il quale procedere alla sottoscrizione del disciplinare.