L’OIC-24 è un principio contabile per il trattamento delle spese di ricerca e sviluppo nel bilancio di esercizio. In sintesi tale principio dispone che:
- I costi di ricerca di base non possono essere ammortizzati e vanno iscritti esclusivamente nel conto economico tra i costi di produzione.
- I costi di ricerca e sviluppo applicati possono essere ammortizzati e possono essere iscritti nello stato patrimoniale.
- Il periodo di ammortamento delle spese in ricerca e sviluppo applicate deve essere contenuto nei 5 esercizi.
I costi di ricerca e sviluppo sono in genere inseriti nell’interno delle immobilizzazioni immateriali. Tuttavia essi movimentano anche delle componenti rilevanti del conto economico. Il principio contabile di riferimento è l’OIC 24 . I principi contabili sono disposti ed adottati dalla fondazione OIC. Occorre considerare che i principi contabili non sono degli strumenti normativi in quanto non sono disposti dal legislatore quanto piuttosto sono delle indicazioni di carattere tecnico che vengono ad essere predisposte dagli organismi contabili nell’interno del processo che porta alla definizione di “best practices” accettate dai professionisti del settore. È chiaro che il contenuto tecnico-professionale dei principi contabili è molto elevato tant’è che il medesimo legislatore a volte prende come punto di riferimento gli stessi principi contabili per procedere alla realizzazione di norme e di leggi che possono essere utilizzate per normare i fenomeni rilevanti ai fini della contabilità delle aziende. I principi contabili non sono quindi delle fonti normative. Essi sono più che altro la manifestazione della conoscenza e del sapere tecnico dei professionisti e rappresentano un esempio di “auto-normazione” degli ordinamenti a conoscenza specialistica. L’OIC-24 affronta il tema della ricerca e sviluppo insieme alla pubblicità nelle proposizioni 43-47 e 86.
Innanzitutto nelle proposizioni 43-44 l’OIC-24 distingue la ricerca di base dalla ricerca applicata. La ricerca di base è definita dall’OIC-24 come indicato di seguito:
«La ricerca di base è l’insieme di studi, esperimenti, indagini e ricerche che non hanno una finalità definita con precisione, ma che si considera di utilità generica alla società.»
La ricerca di base quindi viene considerata come un investimento in conoscenza che non ha una specifica finalità pure essendone riconosciuta la finalità. I costi della ricerca di base all’OIC-24 non vengono iscritti quindi tra le immobilizzazioni immateriali, e rientrano piuttosto nel conto economico di esercizio. Vengono considerati come normali costi di funzionamento dell’impresa in grado di sostenere lo svolgimento dell’attività imprenditoriale e produttiva.
A differenza della ricerca di base, la ricerca applicata è invece rivolta alla realizzazione di uno specifico prodotto o processo produttivo.
Lo sviluppo viene realizzato attraverso l’applicazione delle conoscenze che sono a disposizione dell’impresa sia come prodotto di specifici progetti di ricerca sia anche come applicazione di conoscenza che sono presenti nell’interno dell’impresa. La finalità dello sviluppo consiste nel produrre nuove prodotti o servizi che siano innovativi rispetto alla gamma precedente e che quindi diano all’impresa produttrice delle chances per vincere la competizione nell’interno del mercato di riferimento. L’investimento nello sviluppo risulta essere quindi assolutamente necessario per l’impresa come strumento di miglioramento strutturale dei propri prodotti e servizi nell’ottica della crescita della tensione competitiva e del profitto.
I costi di ricerca applicata e sviluppo vengono quindi ad essere inseriti nell’interno dell’attivo patrimoniale a differenza dei costi di ricerca di base che sono inseriti nel conto economico. In modo particolare i costi di ricerca applicata e sviluppo sono costituiti, come indicato dal medesimo OIC-24 da:
- Stipendi: chiaramente si fa riferimento agli stipendi del personale che viene impiegato nel processo di ricerca e sviluppo. Occorre quindi che l’azienda sia dotata di personale qualificato in grado di svolgere tale attività di ricerca e che l’impiego di tale personale sia certificato. Occorre quindi individuare un insieme di criteri per individuare i dipendenti e gli impiegati che a vario titolo hanno svolto l’attività di ricerca applicata.
- Salari e altri costi relativi al personale impiegato nella ricerca e sviluppo: si fa riferimento in questo a costi connessi alla prestazione professionale dei lavoratori impiegati nell’attività di ricerca applicata.
- Ammortamento di beni immobili, impianti e macchinari per la parte in cui questi beni hanno partecipato della produzione della ricerca e sviluppo: è il caso per esempio dell’azienda di produzione manifatturiera che necessita di sperimentare delle nuove metodologie di produzione per ottenere dei nuovi prodotti e servizi. In questo caso solo la componente relativa alla partecipazione alla ricerca e sviluppo può essere imputata allo stato patrimoniale nella parte relativa alle immobilizzazioni immateriali.
- Altri costi relativi alle attività di ricerca e sviluppo: possono essere costi connessi alle strumentazioni, competenze, utenze, licenze ed altre attrezzature ed anche competenze utilizzate nel processo di ricerca e sviluppo.
- Ammortamento di brevetti e licenze nella misura in cui sono utilizzati per la ricerca e sviluppo: le innovazioni tecnologiche a volte richiedono l’utilizzo di un sistema complesso di brevettazione. Ovvero la possibilità di utilizzare taluni brevetti richiede a sua volta l’accesso ad ulteriori brevetti. È sostanzialmente il processo di innovazione tecnologica che viene ad essere difeso mediante la proprietà intellettuale. La presenza della proprietà intellettuale specie su singoli brevetti e licenze, può rendere molto costoso, sia in termini finanziari che in termini burocratici-amministrativi, l’utilizzo delle innovazioni e può scoraggiare le attività di ricerca e sviluppo. Se l’impresa ha acquistato diversi brevetti e licenze che siano in un qualche modo connessi tra loro allora è necessario che il valore di tali brevetti e licenze venga ad essere inserito nell’interno delle immobilizzazioni immateriali con riferimenti ai costi della ricerca applicata per la parte di competenza.
Tuttavia, il medesimo OIC-24 sottolinea che il fatto che ci siano dei progetti di ricerca e sviluppo non è una condizione sufficiente a consentire l’iscrizione delle relative partite nello stato patrimoniale. Affinché vi sia una patrimonializzazione delle spese di ricerca e sviluppo è necessario che i relativi costi rispecchino anche i i seguenti criteri:
- essere relativi ad un prodotto o processo chiaramente definito, nonché identificabili e misurabili: è necessario che la società sia in grado di dimostrare in modo chiaro e definito che l’investimento realizzato nella ricerca e sviluppo applicata abbia poi effettivamente contribuito alla produzione di nuovi prodotti e/o servizi che siano stati allocati nel mercato. In questo senso è la società che deve dimostrare sia contabilmente che progettualmente che i costi della ricerca applicata hanno effettivamente contribuito alla produzione di nuovi beni e servizi.
- essere riferiti ad un progetto realizzabile, cioè tecnicamente fattibile, per il quale la società possieda o possa disporre delle necessarie risorse. La realizzabilità del progetto viene ad essere dimostrata dall’impresa attraverso dei piani che rendono manifesta la possibilità reale di produrre dei nuovi prodotti o servizi attraverso l’utilizzo di impianti, macchinari e procedure esistenti nella struttura organizzativa aziendale. La fattibilità deve essere valutata sotto vari punti di vista: tecnico, finanziario, ed anche occorre valutare la presenza delle risorse umane necessarie per porre in essere il progetto. Qualora vi siano delle risorse mancanti è necessario che l’azienda individui, attraverso opportuni piani produttivi e di esecuzione, quali sono le metodologie per il recupero delle risorse. Qualora la realizzazione dell’innovazione sostenuta dalla ricerca applicata richieda di porre in essere dei nuovi investimenti è assolutamente necessario che l’azienda proceda ad individuare il piano dei finanziamenti esterni siano essi pubblici oppure privati.
- essere recuperabili: è necessario che l’azienda faccia anche riferimento alla presenza di ricavi che possono essere ottenuti per il tramite della ricerca e sviluppo applicata. In questo caso il riferimento è alla presenza di ricavi da vendite e da prestazioni che siano in grado di remunerare i costi sostenuti nel processo produttivo i quali comprendono i costi di produzione, vendita e commercializzazione. Occorre quindi che l’azienda realizzi un piano di business dell’implementazione degli outputs derivanti dalla ricerca e sviluppo in modo tale che le entrate finanziarie ed i ricavi economici siano in grado di superare le uscite finanziarie e i costi economici.
Con riferimento alla capitalizzazione i costi di ricerca e sviluppo sono ammortizzati al massimo in 5 esercizi. Tale limitazione è precauzionale. Infatti l’OIC-24 ha voluto limitare che siano attribuiti alla voce ricerca e sviluppo delle competenze che non siano certe nell’ammontare e che siano prive di un autonomo e specificato valore di mercato.
Le aziende quindi sono incentivate a fare ricerca. Tuttavia se vogliono ottenere i vantaggi della capitalizzazione, ovvero dell’iscrizione delle poste relative nello stato patrimoniale, è necessario che investano nella ricerca applicata.